Fiabe da museo (o gite da fiaba)

Fiabe da museo (o gite da fiaba)

Uno dei grandi poteri delle fiabe è quello di uscire dai libri: oltre a essere studiate e riscritte, sempre più spesso vengono rappresentate in centinaia di versioni teatrali o cinematografiche. Una delle più recenti è Il racconto dei racconti, film di Matteo Garrone in concorso al Festival di Cannes 2015 e nelle sale italiane dallo scorso 14 maggio.

cunto

Quest’opera è tratta da Lo cunto de li cunti ovvero lo trattenemiento de peccerille di Giambattista Basile, raccolta di fiabe popolari pubblicata a Napoli intorno al 1635, una vera e propria pietra miliare nello studio della Letteratura per l’Infanzia anche se, a dispetto del titolo,0 la raccolta era inizialmente destinata a un pubblico di adulti.

Oggi le fiabe, oltre a essere lette nei libri e viste sul grande schermo, possono essere vissute!
Da settembre infatti, a Kassel, in Germania, dove hanno vissuto dal 1798 al 1841 Wilhelm e Jacob Grimm, aprirà uno spazio espositivo, pronto ad accogliere ottantamila visitatori l’anno. I bambini di tutto il mondo potranno vivere una vera e propria Grimm experience stando a tavola con i sette nani di Biancaneve o gettando nel forno la strega di Hänsel e Gretel.

fratelli grimm
Inoltre sarà possibile ammirare il manoscritto di “Fiabe del focolare”, raccolte dai fratelli Grimm, che l’UNESCO ha inserito nel programma “Memoria del mondo”. Ogni anno il museo affiancherà delle mostre a tema a quella permanente.
Per chi non volesse o potesse recarsi in Germania, per chi si è perso il film di Garrone, niente paura: esiste un museo dedicato alle fiabe anche in Italia. Dal 1° marzo ha riaperto la Rocca delle Fiabe di Sant’Agata Feltria in provincia di Rimini, dove un antico castello è diventato un museo multimediale con visita guidata sul mondo delle fiabe.
rocca fiabe 2Il percorso guidato è stato organizzato con il supporto scientifico del Professor Antonio Faeti, titolare della prima cattedra universitaria italiana di Storia della letteratura per l’infanzia all’Università di Bologna. Comprende ritratti di favolisti tra cui Perrault, i fratelli Grimm e Gianni Rodari, un grande salone dove danzano ballerini vestiti secondo lo stile di famosi illustratori, una biblioteca virtuale, una stanza con tavolo touch-screen che permette di navigare alla ricerca di immagini e descrizioni fiabesche, il “Nido della Narrazione” dove ascoltare le fiabe attraverso proiezioni, mostre temporanee legate al tema della fiaba, un bookshop.

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